La radice di questo termine greco traduce proprio la parola incontro: tra persone, luoghi, storie, culture, racconti, sogni, emozioni, che a volte si intrecciano con una circolarità quasi sorprendete. Il titolo di questa mostra vuole essere un invito aperto a tutti a riappropriarsi in modo attivo delle connessioni, delle atmosfere e delle opportunità che gli ultimi due anni hanno limitato.
Nel suo percorso artistico, Rabarama studia il linguaggio come metodo di comunicazione, analizzando ogni singola lettera come a sé stante e andando oltre il significato delle parole, arrivando quindi ad analizzare il metalinguaggio, ovvero lo sfruttamento di simboli per una trasmissione senza filtri delle informazioni.
Partita da Riccione, l’esposizione SYNÁNTISI arriva nella Divina Costiera: le sculture di Paola Epifani, alias Rabarama, dialogano con il fascino di alcuni tra i luoghi più suggestivi al mondo, Positano, Minori e Amalfi.
Il titolo della mostra deriva dal greco antico e traduce la parola incontro: tra persone, luoghi, storie, culture, racconti, sogni, emozioni, che a volte si intrecciano con una circolarità quasi sorprendente. SYNÁNTISI vuole proprio essere un invito aperto a tutti a riappropriarsi in modo attivo delle connessioni, delle atmosfere e delle opportunità che ci circondano.
Con le due sculture TRANS-PORTO e TRANS-LETTERA, posizionate sul pontile di Minori, Rabarama studia il linguaggio come metodo di comunicazione, astraendo ogni singola lettera come a sé stante e andando oltre il significato delle parole, fino ad analizzare il metalinguaggio, ovvero l’utilizzo di simboli per una trasmissione senza filtri delle informazioni.
IM-PLOSIONE, collocata nel Sagrato della Chiesa Madre di Positano, si ispira ai concetti scientifici di micro e macro, suggerendo ancora una volta la possibilità di interscambio tra noi e l’Universo: partendo da un profondo lavoro di autoanalisi è possibile, infatti, liberare la nostra luce interiore e metterci in comunicazione con tutto ciò che ci circonda.