IKIGAI
Il titolo di quest’opera deriva dal giapponese ed è una parola che non ha una traduzione letterale, ma si riferisce all’insieme delle azioni volontarie e spontanee che danno un senso alla propria vita e che insieme definiscono quindi la nostra esistenza.
La ricerca dell’artista si è infatti sempre sviluppata attorno a questo importante quesito: perché siamo al mondo? Ikigai vuole essere un invito alla riflessione ma anche un momento di crescita. La sfida più grande secondo l’artista è imparare ad accettarsi ed amarsi, rispettando ogni peculiarità che ci rende unici e preziosi. Il passo più difficile è forse proteggere quelle fragilità che abbiamo paura di mostrare ma che sono una parte fondamentale del nostro io.
La figura si abbraccia dolcemente proprio in senso di protezione e allo stesso tempo di incoraggiamento e sembra sdoppiarsi in una dualità: siamo corpo e spirito, materia e anima. Le parole possono diventare un ostacolo nel nostro processo di crescita, rivelandosi un filtro troppo rigido per cui Rabarama astrae le lettere, come una forma di struttura semplice, affinché ognuno possa trovare ricombinarle per trovare la propria chiave di espressione. Il messaggio dipinto sulla scultura è un rebus: sta ognuno di noi trovare la propria chiave di interpretazione.